GAM

Arte Contemporanea

  • Dove

    GAM

  • Durata

    75 minuti

  • Date visite individuali

    Sabato 11 dicembre:

    ore 10.30 - Una collezione senza confini

    ore 16.30 - Luigi Ontani

  • Costo visita guidata

    6€ a visita

    biglietto d'ingresso gratuito al museo

La Visita

Una collezione senza confini

Attraverso la nuova esposizione la visita guidata permette di raccontare come il museo abbia perseguito nel corso degli anni un percorso di internazionalizzazione avviato con successo all’indomani della Seconda guerra mondiale.
L’interesse verso l’arte straniera, che prese inizio nel 1948 con l’acquisizione di Dans mon pays di Marc Chagall alla Biennale di Venezia, proseguì nel corso degli anni attraverso acquisti di grande importanza, effettuati attraverso diversi canali.
L’itinerario permette oggi di dare visibilità ad una selezione di 56 opere, molte delle quali non hanno avuto negli ultimi anni la possibilità di essere esposte e, soprattutto, ci evidenziano come negli ultimi 10 anni la GAM di Torino si sia rivolta verso quella dimensione globale in cui è percepita la nostra presenza: circolazione di notizie, delle opere, delle persone, il moltiplicarsi delle occasioni di viaggio.
Se prima era normale guardare all’arte parigina e americana, negli ultimi 25/30 anni sono entrate in collezione opere provenienti anche da linguaggi e culture diverse: dalla Cina, Cuba, Africa ormai elevate a stima globale grazie ai principali eventi espositivi come Documenta, Biennali e Triennali internazionali.

Luigi Ontani - AlamIiwi & Vanitas

La Wunderkammer della GAM accoglie con grande naturalezza le opere di Luigi Ontani, che già alla fine degli anni Sessanta compose attorno a sé numerose camere delle meraviglie, come la sua Stanza delle Similitudini, disegnando sin nei minimi dettagli decorativi lo spazio dei suoi diversi studi e delle sue ambientazioni. La visita guidata permette di immergersi tra le 130 opere su carta in cui l’artista ha messo mano negli ultimi due anni, ultimando e dipingendo disegni a china realizzati negli anni Ottanta e Novanta. Il corpus si compone di diverse serie. Molti sono nudini tracciati dal vivo, di fronte al modello, ma nessun naturalismo ha spazio in queste opere. Le linee vi si intrecciano leziose. Si attorcigliano e tornano, narcise, su sé stesse.
Tutto è elegantemente calligrafico, esotizzante di arzigogoli. Gli arti dei ragazzi ritratti si metamorfizzano in zampe di Ganesha, in uova dorate, in foglie di ontano, in code di tritone. Anche il fiore sensuale dell’Alam Jiwa - Natura dell’anima in balinese - da cui l’esposizione prende il titolo e di cui Ontani adorna una serie unitaria di 18 acquerelli, è trasfigurazione di sé stesso.

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